Visita guidata al Musée d’Orsay

Musée d’Orsay
Esplanade Valéry Giscard d’Estaing
75007 Paris
Fermata metro : Solférino
Chiuso il lunedì

Che si tratti di visitare siti imperdibili o opere più riservate, il Museo d’Orsay offre numerosi itinerari possibili  [Cronache di Maxime PAZ in collaborazione con il Museo d’Orsay].

Una collezione eccezionale di sculture

Con, tra gli altri, opere emblematiche di Carpeaux, Rodin, Falguière, Bourdelle, Dalou, Bartholdi, Fremiet, Maillol, Barrias, Claudel e Pompon, la scultura del XIX secolo è esposta in modo magistrale e merita pienamente una visita dedicata.

Pittura accademica e realistica

Il gusto dominante nel XIX secolo per la pittura accademica corrispondeva a quello insegnato all’École des Beaux-Arts. I suoi rappresentanti, come Cabanel e Bouguereau, star dell’epoca oggi poco conosciute, facevano parte della giuria di ammissione e di premiazione del Salon e quindi lo controllavano. Invece di contrapporli ai moderni ai quali hanno impedito di emergere, è osservandone i punti di forza e i limiti che comprendiamo meglio la rivolta delle nuove scuole, in prima linea tra le quali si colloca il realismo con Courbet che dispiega la sua singolarità con una libertà molto impegnata.

I re della pittura paesaggistica e animale

La Scuola di Barbizon costituisce l’inizio dell’Impressionismo. La novità di questi artisti che dipingevano sul posto, ai margini della foresta di Fontainebleau, costituì una vera e propria rivoluzione di cui Corot, Millet, Rousseau e Daubigny furono i migliori rappresentanti. Con uno stile più convenzionale ma con un virtuosismo senza pari, fu una pittrice, Rosa Bonheur, a rivoluzionare la pittura di animali e a imporsi al rispetto anche delle sue compagne più innovative.

I simbolisti e i nabis

Gustave Moreau si sforza di sviluppare una pittura erudita, basata su riferimenti eruditi, che ci trasporta oltre la realtà. L’artista simbolista inventa così i colori dei sogni in modo spettacolare. I Nabis, amanti anche della spiritualità, tra i quali spiccano Bonnard, Sérusier e Vuillard, seguono i precetti del pittore Maurice Denis, il quale ricorda che un dipinto “prima di essere un cavallo di battaglia, una donna nuda o un aneddoto qualsiasi, è essenzialmente una superficie piana, ricoperta di colori, assemblati in un certo ordine”.

Gli impressionisti e i postimpressionisti

Al quinto livello, ammiriamo i paesaggi di Monet e Pissarro, l’audacia di Manet, la finezza di Morisot, le sorprendenti inquadrature di Degas, ma anche le opere di Van Gogh e Gauguin che aprono nuove vie della pittura, sempre da riscoprire.

Prenditi il ​​tempo per goderti

I percorsi per famiglie che guido dal 2008 in questo museo (vedere il sito) mi hanno convinto che la parola chiave doveva essere il piacere e l’interazione. In questo senso ciò che conta non è la quantità delle opere viste durante una visita ma la qualità della fruizione delle stesse.

La cosa più importante non è aver «visitato» il museo d’Orsay, ma aver voglia di ritornarci.